Aeroporto di Firenze
La nostra posizione storica di contrarietà al vecchio masterplan, espressa in ogni sede, è sempre stata basata su rilievi di merito. Quando la strada della politica non è stata più sufficiente, abbiamo percorso, con altre comunità, la strada del ricorso giudiziario che ci ha visti vincitori in tutte le sedi, segno che quei rilievi erano fondati.
Ci sembra positivo che, sulla questione aeroporto di Firenze, si sia abbandonata la politica muscolare e che si voglia perseguire un dialogo con le comunità, sebbene preceduto da indiscrezioni di stampa che hanno finito soltanto per surriscaldare il clima.
Questo dialogo dovrà necessariamente ripartire dalle varie prescrizioni di carattere ambientale e urbanistico succedute negli anni e dando pari dignità a tutti gli interlocutori politici e istituzionali. Solo così si potrà arrivare ad una soluzione che tenga insieme tutte le esigenze.
La porzione di Piana fiorentina in questione ha un equilibrio molto delicato. Il Parco agricolo della Piana, che il Piano Strutturale del Comune di Campi Bisenzio ha per la prima volta delimitato ufficialmente, è un’infrastruttura verde indispensabile per questo territorio, il quale presenta già molte criticità di carattere ambientale. Riproporre progetti analoghi e analoghi percorsi non è certo la modalità giusta di procedere.
La Piana Fiorentina necessita di numerose infrastrutture in grado di migliorare la vita dei cittadini. Progettiamo l’evoluzione di questo territorio nella sua organicità, senza compiere l’errore di far dipendere tutto da una sola opera.