News da Campi

Gkn, Pd “Siamo dalla parte di chi vive il dramma dei licenziamenti”

Sono passate due settimane da quando una telefonata ci informò di quanto accaduto alla GKN. Ci siamo precipitati ai cancelli, trovandoci già Sindaco e Giunta impegnati a discutere con i lavoratori e a gestire attimi di grande tensione insieme alla Forze dell’Ordine.
Da allora siamo andati ogni giorno ai cancelli di quella fabbrica. Gruppo dirigente, militanti, semplici iscritti. Vertici delle Amministrazioni Locali e Regionali, la Segretaria Regionale, il responsabile nazionale per le crisi aziendali, il Vicesegretario nazionale. A parlare con le Rsu e le Organizzazioni Sindacali, a portare solidarietà, cercare di intervenire con atti concreti come l’ordinanza che blocca i Tir coraggiosamente firmata dal nostro Sindaco o i primi piatti di pasta arrivati la sera stessa agli operai anche grazie alle scorte accumulate per la nostra Festa de l’Unità. Abbiamo contribuito ad accendere i riflettori sulla vertenza e a tenerli sempre accesi, a coinvolgere tutta la comunità che si è sentita ferita nel profondo, a sedere al tavolo con la Viceministra Todde per fronteggiare un’azienda in grado di tenere un comportamento sempre più vergognoso, a chiamare Stellantis (Fiat) alle proprie responsabilità come ha fatto oggi il Sindaco della città metropolitana Nardella.
Senza bandiere, poche foto, tanto impegno e tanta sostanza.
E anche ieri alla manifestazione nazionale, dopo quella bellissima di piazza Santa Croce. Una data storica per Campi. Probabilmente la manifestazione più partecipata della storia sul nostro territorio. Una manifestazione bella, dura, drammatica. Come lo sono stati questi giorni. Tra slanci enormi di solidarietà e il terrore di non riuscire a recuperare questa vertenza e vederla scivolare verso un dramma per tutto il territorio.
Crediamo che il governo nazionale sia in grado di dare una risposta ai lavoratori. Legislativa e tramite esercizio di pressione sugli attori coinvolti. Certo abbandonando l’atteggiamento del Ministro Giorgetti che ha definito inevitabili i licenziamenti, ma schierandosi dalla parte dei lavoratori senza se e senza ma. Dalla parte di chi vive il dramma del licenziamento, dalla parte di chi onestamente ha costruito il proprio futuro sul lavoro. E non dalla parte di chi prende scelte dettate unicamente dalla finanza e non si fa scrupoli a chiudere uno stabilimento con una mail.
Noi questa parte l’abbiamo presa. Con determinazione. Non ci fermiamo.